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GHIANDOLA PINEALE
(La Porta dell'Aldilà)
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Da: Luka Luna Luogo: Pisac - Perù Oggetto: GHIANDOLA PINEALE Namasté, È Luka Luna che ti scrive. Se non ci conosciamo, in fondo a questa pagina, mi presento. Ora seguimi attentamente...
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Cos’è la ghiandola pineale?
Nota anche con il nome di epifisi, la ghiandola pineale è un ghiandola endocrina del cervello deputata alla produzione di melatonina, ormone che si produce in particolare quando è buio per favorire il sonno.
Si tratta di una ghiandola a forma di pigna molto piccola (misura appena un centimetro di lunghezza e mezzo centimetro di larghezza) ma fondamentale per il benessere del nostro organismo dato che agisce sul ritmo circadiano, stabilendo dunque il periodo di veglia e quello del riposo.
È facile che questa ghiandola risenta di alcuni cambiamenti come ad esempio del jet lag in caso di viaggi molto lunghi quando si attraversano diversi fusi orari.
Le persone che viaggiano sanno che ci vogliono alcuni giorni per adattarsi alle nuove condizioni di luce e buio e ai differenti orari per riprendere il giusto ritmo di sonno.
È proprio la ghiandola pineale a doversi adattare alle nuove condizioni ripristinando un nuovo equilibrio.
Ghiandola pineale come sede dell’anima?!
Fu in particolare Cartesio, filosofo francese del XVII secolo, a dare un rilievo maggiore e possiamo dire “metafisico” alla ghiandola pineale.
Descrisse infatti in alcuni sui trattati la ghiandola pineale come la sede principale dell’animo umano.
Scriveva infatti:
“Mi sono convinto che l’anima non può avere in tutto il corpo altra localizzazione all’infuori di questa ghiandola, in cui esercita immediatamente le sue funzioni, perché ho osservato che tutte le altre parti del nostro cervello sono doppie, a quel modo stesso che abbiamo due occhi, due mani, due orecchi, come, infine, sono doppi tutti gli organi dei nostri sensi esterni.
Ora, poiché abbiamo d’una cosa, in un certo momento, un solo e semplice pensiero, bisogna di necessità che ci sia qualche luogo in cui le due immagini provenienti dai due occhi, o altre duplici impressioni provenienti dallo stesso oggetto attraverso gli organi duplici degli altri sensi, si possano unificare prima di giungere all’anima, in modo che non le siano rappresentati due oggetti invece di uno: e si può agevolmente concepire che queste immagini, o altre impressioni, si riuniscano in questa ghiandola per mezzo degli spiriti che riempiono le cavità del cervello; non c’è infatti nessun altro luogo del corpo dove esse possano esser così riunite, se la riunione non è avvenuta in questa ghiandola”.
Cartesio sostanzialmente pose l’attenzione sul fatto che questa piccola zona del cervello è l’unica a non avere un duplicato.
Tutte le diverse componenti di questo organo hanno infatti una parte sinistra e una destra, tranne appunto la ghiandola pineale.
Sarebbe questa caratteristica a renderla unica e speciale, da ciò Cartesio ipotizzò che proprio questo luogo fosse quello deputato alla centralizzazione di tutte le informazioni e, essendo l’unica parte solida del cervello, in questa ghiandola fosse anche la sede del pensiero.
Ghiandola pineale e terzo occhio
La ghiandola pineale corrisponde a quello che in certe tradizioni religiose o mistiche viene chiamato terzo occhio o sesto chakra la cui posizione è in mezzo alle sopracciglia.
La conoscenza della ghiandola pineale e delle sue potenzialità metafisiche si hanno fin dai tempi remoti, già gli egizi ad esempio raffiguravano questa piccola parte del nostro corpo come un occhio (la sua forma assomiglia proprio a quella di un occhio se vista di lato).
Il terzo occhio secondo la tradizione è fondamentale in quanto si tratterebbe di una zona quasi sempre inutilizzata del cervello che sarebbe invece fondamentale imparare ad attivare ed usare al meglio.
Esso avrebbe infatti la capacità di vedere cose che non “appaiono” agli altri due occhi, ovvero percepire frequenze del mondo spirituale ed essere in grado di migliorare la propria intuizione su se stessi e gli altri, soprattutto di notte attraverso i sogni quando la ghiandola pineale è più attiva.
La ghiandola pineale produce infatti anche la dimetiltriptamina (DMT), una sostanza psichedelica capace di produrre effetti molto particolari sulla nostra percezione delle cose dilatando lo spazio e il tempo.
Tutto questo è possibile soprattutto durante la fase REM del sonno.
Ghiandola pineale e Santo Graal
Sicuramente una delle credenze più affascinanti legate alla ghiandola pineale è quella che la associa al Santo Graal.
Il calice utilizzato da Gesù nell’ultima cena assomiglierebbe infatti proprio alla forma di questa ghiandola che, se vista di fronte, può sembrare un cono rovesciato.
Come il Santo Graal sarebbe stato utilizzato per raccogliere il sangue di Gesù crocifisso (essere che nella tradizione cristiana è come sappiamo considerato immortale e illuminato) così la ghiandola pineale raccoglierebbe la melatonina, un vero e proprio liquido dell’immortalità (non a caso tra le caratteristiche di questa sostanza vi è il suo potere antiossidante e dunque anti invecchiamento).
Ghiandola pineale e Occhio di Horus
L’occhio rappresenta “lo specchio dell’anima”, strumento portatore di cariche magiche e soprannaturali.
L’uomo, sebbene lo abbia rappresentato in forme o contesti differenti, ha da sempre associato l’occhio al divino, al concetto di rinnovamento e di guida.
Questa espressione è presente sia nelle culture politeiste tipiche del passato, che nelle principali religioni monoteiste, come l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam.
L’occhio, ben presente nella simbologia Egizia, è in realtà un portale di collegamento verso il mondo degli spiriti, tant’è che l’occhio di Ra e di Osiride riprendono la forma della ghiandola Pineale.
Guardando l’immagine trasversale di questa componente essenziale del nostro cervello si nota subito la sua impressionante similitudine grafica.
In pratica sembra che l’Occhio di Horus non sia altro che l’immagine stilizzata di uno degli organi più indispensabili del cervello umano.
Il Talamo, diviso in due semisfere a forma di uovo, potrebbe essere considerato una specie di sorvegliante con l’incarico di verificare il grado di coerenza delle informazioni che provengono dall’esterno rispetto a quanto si era imparato nel passato, in parole povere il Talamo è responsabile dei modelli e dei valori che creano e regolano il nostro comportamento.
Secondo la tradizione esoterica, un piccolo organo che si trova collegato alla zona inferiore dello stesso Talamo, la Ghiandola Pineale, sarebbe da considerare in verità anche come una sorta di portale in grado di collegarci con il mondo spirituale.
Sarebbe questo il cosiddetto “Terzo Occhio” che appunto ci permetterebbe di vedere quello che i nostri occhi terreni non sono in grado di percepire.
Probabilmente gli antichi Egizi capirono queste cose grazie alla pratica della mummificazione.
Nella tradizione egizia l’occhio aveva una natura solare, fonte di luce, di conoscenza e di fecondità.
Ghiandola pineale e Massoneria
In tempi moderni, autori famosi, pittori e poeti hanno descritto il Terzo Occhio e la ghiandola pineale come il “segreto perduto” della Massoneria.
Nel suo libro, del 1918, Le meraviglie del corpo umano, il dottor George Washington Carey afferma: “… L’occhio che tutto vede … Questo è l’occhio della massoneria, il terzo occhio.
Mentre so per certo che ben pochi massoni capiscano il significato dei loro stessi simboli, resta il fatto che li usano… ”
Nel suo affascinante libro, del 1924, Mystic Americanism, l’oscura scrittrice Grace Morey scrive: “L’occhio che tutto vede … emblema della ghiandola pineale o terzo occhio dell’essere umano … venne trovato tra le rovine di ogni civiltà del pianeta, a testimoniare l’esistenza di una religione universale, in un periodo remoto.”
Non è certo una sorpresa, quindi, che le pigne, compaiono regolarmente in tutte le decorazioni massoniche.
Vengono raffigurate nell’arte di ispirazione massonica, pendono dal soffitto delle Logge e sono scolpite nella pietra degli edifici massonici di tutto il mondo.
È possibile vedere una importante raffigurazione massonica a tema in una facciata del Whitehall Building a New York dove sono raffigurati due enormi serpenti che si intrecciano a spirale fino ad arrivare alla pigna (il tutto somiglia incredibilmente al bastone di Osiride).
Le pigne adornano inoltre gli strumenti rituali utilizzati dai massoni all’interno delle logge: “I vertici dei bastoni [massonici] dei diaconi sono spesso ornati da una pigna.” - Albert Mackey
La massoneria operativa, nel senso più pieno del termine, indica il processo mediante il quale l’occhio viene aperto.
E.A. Wallis Budge notò, che in alcuni papiri, che illustravano l’ingresso delle anime dei morti nella sala del giudizio di Osiride, il defunto aveva una pigna attaccata alla sommità del capo.
I mistici greci inoltre avevano con sé un bastone simbolico, la cui sommità superiore era a forma di pigna, che venne chiamato il tirso di Bacco.
Nel cervello umano vi è una piccola ghiandola chiamata corpo pineale, che è l’occhio sacro degli antichi, e corrisponde al terzo occhio dei Ciclopi.
Poco si sa riguardo alla funzione del corpo pineale, che Descartes immaginò essere (più saggiamente di quanto pensasse) la dimora dello spirito dell’uomo.
"Come suggerisce il nome, la ghiandola pineale è la pigna sacra nell’uomo – l’unico occhio“ -Manly P. Hall, Insegnamenti Segreti di tutte le età
Il Terzo Occhio è stato nascosto in piena vista nel mondo occidentale, mascherato dal termine “occhio onniveggente” e considerato superficialmente l’occhio della divinità ebraica.
Per questo motivo, i massoni si riferiscono ad esso come il “divino occhio che tutto vede”, quando in realtà è il Terzo Occhio risvegliato.
Il termine “occhio che tutto vede” in sé e per sé è effettivamente corretto, ma non è l’occhio che tutto vede del Dio ebreo, è l’occhio che tutto vede all’interno di noi stessi, la ghiandola pineale che tutti possediamo.
Molti massoni altamente addestrati ed educati che vissero nel corso del 20° secolo, tra cui diversi noti autori e studiosi, erano convinti che l’occhio che tutto vede, non fosse l’Occhio del Dio della Bibbia e che il moderno sistema massonico che abbiamo ereditato, basato sulla Bibbia ebraica, fosse corrotto.
È interessante notare che il famoso scrittore e massone americano Mark Twain, scrivendo sull’occhio che tutto vede, non lo descrisse come l’occhio di qualche divinità distante o intangibile ma come ad un vero e proprio dono tangibile che le persone possono utilizzare: “L’occhio comune vede solo la parte esteriore delle cose, e giudica in base ad essa, l’occhio che tutto vede invece, attraversa le cose leggendo cuore e anima, trovando lì capacità che all’esterno non sono percepibili e non rilevabili da chi sprovvisto di questo dono. ” -Mark Twain, famoso scrittore e massone americano, 1899
Ghiandola pineale e Hitler
È interessante notare che vi sono prove sul fatto che Hitler fosse a conoscenza e comprendesse il simbolo della pigna.
Uno dei pannelli frontali sulla sua scrivania ce lo dimostra inconfutabilmente.
Adolf Hitler credeva nel Terzo Occhio.
Questo fatto è confermato da Hermann Rauschning, ex presidente nazionalsocialista del Senato di Danzica.
In, Hitler Speaks, (Londra, 1939), Rauschning scrisse: “Avere delle conoscenze magiche era evidentemente l’ideale di progresso umano concepito da Hitler… C’era una volta l’occhio dei Ciclopi, o occhio mediano, l’organo della percezione magica dell’Infinito, ormai ridotto ad una rudimentale ghiandola pineale. ”
Sembra che, quasi 100 anni fa, Hitler sapesse cose sul Terzo Occhio che la maggior parte degli occidentali cominciano a scoprire solo adesso.
È possibile trovare il Terzo Occhio nel dipinto della Dichiarazione dei diritti umani francese del 1789 e sul retro della banconota da un dollaro.
Ghiandola pineale e Pigna nel Vaticano
Il significato della pigna allude al più alto grado di illuminazione spirituale possibile.
Ciò venne riconosciuto da varie culture antiche e il simbolo può essere trovato tra le rovine Indonesiane, Babilonesi, Egiziane, Greche, Romane, Sumere, Cristiane, solo per citarne alcune.
Appare anche nei disegni delle tradizioni esoteriche, come nella Massoneria, nella Teosofia, nello Gnosticismo e nel Cristianesimo esoterico.
La pigna mantenne il suo significato originale nelle varie incarnazioni: simboleggia un organo, la “ghiandola pineale” o “Terzo Occhio”, che tutti noi possediamo!
La scultura della Pigna si trova in un cortile del Vaticano chiamato “La Corte della Pigna” e viene oggi considerata la più grande statua di una pigna al mondo.
Le analogie non finiscono qui, però: Il bastone di Osiride (Museo Egizio di Torino, Italia, c. 1224 aC) rappresenta non solo cobra antitetici, ma anche una pigna nel loro mezzo.
Qual è il significato simbolico di queste pigne e come si inserisce il fattore antitetico nel contesto generale?
Qual è il significato più profondo di queste immagini, apparentemente imperscrutabili?
La risposta a tutto ciò è che le pigne, nel corso della storia, hanno simboleggiato la “ghiandola pineale” o “Terzo Occhio” e, per associazione esoterica, l’atto del risveglio stesso.
Ghiandola pineale e Angkor Wat
Le maestose rovine di pietra di Angkor Wat sono uno spettacolo meraviglioso da vedere.
Enormi torri a forma di pigna si stagliano nel cielo emergendo dalla fitta giungla, creando un effetto visivo molto particolare.
Le torri a forma di pigna vengono spesso citate dagli studiosi: “Le torri a Angkor hanno un profilo a forma di pigna” - Benjamin Rowland, L’arte e architettura dell’India
La questione, tuttavia, è il loro significato: è altamente improbabile che un tale segno distintivo non abbia una ben precisa ragion d’essere.
Qual è il significato delle pigne presenti negli antichi edifici di Angkor?
Ormai lo avrai intuito da solo...
Inoltre, un altro dettaglio che non viene spiegato di Angkor Wat sono i cosiddetti “animali antitetici”.
Nell’esempio mostrato nell’immagine sopra si vede una coppia di elefanti gemelli simmetricamente uno di fronte all’altro: spesso questo particolare viene tralasciato o considerato insensato.
Ghiandola pineale in India
Il simbolismo della pigna non si è perduto con le culture antiche, in India, la tradizione indù insegna ai suoi seguaci di risvegliare il Terzo Occhio, attivando i loro “sette chakra”.
Si tratta di esercizi antichi che vengono praticati nel Kundalini Yoga.
Gli antichi Yogi sanno che questa pratica sviluppa l’intuizione, aumenta la conoscenza di sé e libera il potenziale creativo di ognuno.
È interessante notare che il simbolo esoterico del Kundalini Yoga è il caduceo, un simbolo provvisto di due serpenti antitetici.
Kundalini è l’energia spirituale o forza vitale presente in ogni essere umano che si trova alla base della spina dorsale.
Per risvegliare il Terzo Occhio, l’energia della Kundalini deve essere richiamata fino alla fronte, dove si espanderà e risveglierà così il Terzo Occhio.
L’energia viaggia attraverso tre "canali". Ida, a sinistra; Pingala, a destra, e Sushumna, che si trova al centro.
Come ti dicevo, questo è un processo esotericamente rappresentato dal simbolo del caduceo: due serpenti antitetici attorcigliati intorno ad un bastone.
"…il caduceo, la verga del potere … In India si tratta di un bastone di bambù con sette nodi … che rappresenta la colonna vertebrale, con i suoi sette centri o chakra … i 2 serpenti invece vengono sono simbolici dei 2 canali, Ida e Pinagala “. – C.W. Leadbeater, Freemasonry and its Ancient Mystic Rites
Così, le coppie di animali antitetici associati alle pigna – come gli elefanti gemelli in Indonesia, i pavoni gemelli a Roma, i due serpenti in Egitto, sono un allusione ai canali Ida e Pingala (i serpenti gemelli antitetici sul caduceo).
Sushumna (il canale centrale) è, a sua volta, simboleggiato dal disegno centrale (spesso una pigna) che sul caduceo è l’asta principale che corre dal basso verso l’alto.
Molte culture antiche incorporarono le immagini della pigna nella loro arte e architettura spirituale, ovviamente assieme alle coppie antitetiche.
Le divinità pagane di Babilonia, Egitto, Messico e Grecia vennero associate alla pigna.
I lettori che hanno familiarità con le religioni orientali ricorderanno come il Terzo Occhio abbia una lunga storia, in India, Cina e Sud-Est asiatico, dove le tradizioni religiose dell’Induismo, del Buddismo e del Taoismo dominano.
Più di un idea “religiosa”, il Terzo Occhio è un’usanza “spirituale” arcaica che trascende le religioni.
Viene chiamato "urna" e "Trinetra" - si può vedere spesso rappresentato come un puntino nel mezzo della fronte.
Ghiandola pineale in natura
Anche il ciclo vitale stesso della pigna ha in se un significato esoterico: con la maturazione, la pigna si apre lentamente per rilasciare i suoi semi maturi.
Questo processo è il simbolo della espansione della coscienza che accompagna l’apertura della ghiandola pineale e il risveglio del Terzo Occhio.
La metafora è una lezione importante e mentalmente stimolante di un fenomeno esoterico che non può essere visto o spiegato quanto avviene all’interno del cervello.
Atrofizzazione della ghiandola pineale
Se non si seguono buone abitudini e non si allena il terzo occhio, attraverso la meditazione, lo yoga o altre pratiche, si arriva gradualmente con l’età all’atrofizzazione della ghiandola pineale.
Questa condizione porta fisiologicamente a ridurre le ore di sonno e a soffrire di insonnia.
Mentre, a livello spirituale, si perdono quelle capacità che possiamo definire “extrasensoriali” di maggiore comprensione di se stessi, degli altri, del mondo che ci circonda e di tutto ciò che non possiamo vedere con gli occhi fisici.
Sembra poi che il fluoruro sia una sostanza che si accumula frequentemente nella ghiandola pineale piuttosto che altrove nel corpo generando a lungo termine una possibile calcificazione dovuta alla formazione di cristalli di fosfato.
Piano piano dunque si inizia a produrre sempre meno melatonina.
Per questo, c’è chi consiglia di eliminare questa sostanza dalla propria quotidianità il più possibile, evitando ad esempio dentifrici che lo contengono e scegliendo acqua a basso residuo fisso.
C’è chi ritiene, inoltre, che la calcificazione della ghiandola pineale sia un mezzo con il quale si possano “addormentare le coscienze” e dunque manipolare le masse.
Ghiandola pineale e dispositivi elettronici
Come abbiamo detto, di notte la ghiandola pineale produce la melatonina, un ormone fondamentale nel regolare il ritmo sonno-veglia.
Per favorire al meglio la sua produzione occorre il buio, anche una luce soffusa infatti va a rallentare la produzione di melatonina.
È per questo che utilizzare la sera telefonini, tablet oppure guardare le televisione è altamente sconsigliato.
Tutti questi dispositivi andrebbero spenti almeno 2 ore prima di andare a dormire.
**ATTENZIONE**
È possibile, allora, che la ghiandola pineale venga trascurata intenzionalmente dalla società occidentale, in modo da privare le masse del proprio potere?
È possibile che il Terzo Occhio sia il segreto perduto della Autentica Massoneria?
Lascio a te le risposte...
UNA COSA È CERTA. Il simbolo della pigna, dunque, allude al terzo occhio: abbonda nell’arte e nell’architettura antica, rappresentando simbolicamente la nostra “finestra sul mondo” ormai latente.
Mentre la conoscenza e la pratica del Terzo Occhio rimangono ancora attive in Oriente, cominciarono a scomparire in Occidente all’inizio del Cristianesimo.
Di conseguenza, vennero istituite società segrete come la Massoneria per tutelare la conoscenza sul Terzo Occhio, iniziare nuovi membri alla saggezza e mantenere viva la pratica.
Questo spiega perché l’immagine di un solo occhio è molto comune tra le società segrete occidentali, i cui costituenti possedevano eccezionali menti filosofiche, creative e spirituali.
L’occhio è uno degli emblemi supremi e sacri della massoneria.
Il Terzo Occhio sembra qualcosa di strano e quasi estraneo a noi occidentali, anche oggi, nonostante il nostro vivere nella ”era dell’informazione”.
Il motivo per cui il Terzo Occhio sia così sconosciuto, così diverso dal nostro modo di pensare resta un enigma.
Il motivo va ricercato in un costante e continuo sforzo dell’élite per tenerci all’oscuro sui suoi segreti...?
Può essere...
Nel frattempo, leggi il prossimo paragrafo, ti farà riflettere.
San Pietro e la chiave del Paradiso?!
Per concludere molte religioni e guide spirituali si sono arrogate il diritto di avere le porte del paradiso.
Cos'è il Paradiso?
E quali chiavi?
Le chiavi sono quelle del tuo cuore. E il Paradiso è la comprensione di quanto sia meraviglioso questo mondo.
Il Paradiso è qui, non devi aspettare di morire per arrivarci.
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Come "attivare" la ghiandola pineale?!
Il buon funzionamento della ghiandola pineale è fondamentale per il benessere psico fisico.
Non solo per dormire bene ma anche per avere un umore migliore, maggiore energia, un sistema immunitario forte, combattere l’invecchiamento cellulare, avere le giuste intuizioni, ecc.
Ma come è possibile attivare la ghiandola pineale?
(1) Yoga e meditazione
Praticare regolarmente yoga e meditazione è senza dubbio uno dei metodi più efficaci per attivare la ghiandola pineale.
Alcuni esercizi o mantra sono pensati proprio per favorire il buon funzionamento e il risveglio di questa ghiandola.
(2) Dormire completamente al buio
Dormire completamente al buio è il mezzo migliore per favorire il corretto funzionamento della ghiandola pineale che in queste condizioni riesce a produrre meglio la melatonina.
Evitare quindi di lasciare accese anche piccole luci soffuse e, come già detto, spegnere tutti i dispositivi almeno due ore prima di andare a dormire.
(3) Esposizione al sole
Tanto quanto dormire al buio di notte è importante esporsi al sole di giorno.
Questa buona abitudine favorisce la produzione vitamina D e di serotonina, ormone del buon umore, sostanza fondamentale anche per la pineale che necessita di serotonina per la produzione di melatonina.
(4) Disintossicazione dai metalli pesanti
Anche i metalli pesanti incidono sul benessere della ghiandola pineale e in generale su quello di tutto il nostro organismo.
Il mercurio ad esempio presente soprattutto nei pesci grassi, nelle vecchie amalgame dentarie, ecc.
Esistono dei rimedi naturali indicati per aiutare il corpo a disintossicarsi dai metalli pesanti tra queste la spirulina, la clorella e la zeolite.
(5) Potevo fermarmi qui, ma sono andato oltre...
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Sicché. Lascia che ti dica che è arrivato il momento di dare voce alla Tribù dei MISTICI che per troppi anni è rimasta in sordina; oltre ad essere stata ridicolizzata e incompresa dalla paura e dall’ignoranza passiva della massa.
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Il primo viaggio in solitaria l’ho compiuto all’età di 15 anni.
Dal 1996 vivo sempre più a stretto contatto con Sciamani. Scienziati. Guru. Maestri. E Formatori internazionali. In India. In Amazonia. In Africa. E in molti altri paesi.
Ecco perché ho deciso di creare percorsi, seminari e cerimonie per diffondere una conoscenza (ignorata dalla massa) che ho raccolto in giro per il mondo (Visibile & INVISIBILE).
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Cosa dicono di Luka Luna ?
Ogni giorno vengo "immerso" da migliaia di testimonianze strepitose.
È una benedizione che mi conferma che stiamo andando nella direzione giusta.
Mi riempie il cuore sapere che così tante persone stanno ottimizzando la propria vita grazie alla conoscenza millenaria che sto rendendo fruibile alle persone che vivono oggi nell'era moderna.
Qui di seguito ti riporto alcuni messaggi che ho ricevuto. Se poi sei curioso e vuoi leggere altre testimonianze le trovi qui.
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